25 ago 2010
Ali di Farfalla
Con poche chiavi ho cercato in penombra
Passando in rassegna ogni angolo
Ligia a un destino conosciuto
Versando lacrime cucite
Vestita di bianco lucidato
Eyeliner a filo di ciglia stanche
La farfalla dorme serena a conforto
Brilla il filo d'argento
Prezioso lega gli istanti mai dimenticati
Sulla pelle disegno labbra
Fingo i sorrisi
Rido di me
Tra ali di farfalle
20 ago 2010
IL VIAGGIO
Il Viaggio
Ogni cosa al suo posto nel disordine della stanza
troppo stretta per contenere le risposte
e allora navigare senza remi per lontane terre
inesplorati lidi
Sguardo fresco di bimbo
appagato dal rumore gentile delle foglie
smosse da un solo alito di vento
che fugge tremante nella rupe dei ricordi
di ieri..quelli che fanno male
E..il tuo albero attende sereno
il taglio la resina rimargina
fiero si ridesta
Dorme il tempo nel viaggio
torna il sereno
la quiete.
Carmen Santoro
Ogni cosa al suo posto nel disordine della stanza
troppo stretta per contenere le risposte
e allora navigare senza remi per lontane terre
inesplorati lidi
Sguardo fresco di bimbo
appagato dal rumore gentile delle foglie
smosse da un solo alito di vento
che fugge tremante nella rupe dei ricordi
di ieri..quelli che fanno male
E..il tuo albero attende sereno
il taglio la resina rimargina
fiero si ridesta
Dorme il tempo nel viaggio
torna il sereno
la quiete.
Carmen Santoro
28 lug 2010
25 lug 2010
24 lug 2010
EMOZIONI
Scivola il giallo lucente e gaio di vita..cattura l'arancio
adombra porpurei rigagnoli in sudario,
l'ora della quiete trapassa e giace in trofeo..
Mai in bianco/nero i pensieri arditi ,colorati
segnano tracce
Essi illuminando gli spazi del giorno
bucano come pennelli ricolmi i grigiori delle notti
spente di emozioni..
Carmen S.
adombra porpurei rigagnoli in sudario,
l'ora della quiete trapassa e giace in trofeo..
Mai in bianco/nero i pensieri arditi ,colorati
segnano tracce
Essi illuminando gli spazi del giorno
bucano come pennelli ricolmi i grigiori delle notti
spente di emozioni..
Carmen S.
23 lug 2010
E se arriva..arriva
In fondo un pollo arrosto ben cotto, promette bene..così come spesso accade nella vita, si incontrano persone che, dopo una valutazione certo generica del loro essere, sembrano mature, con modi, generose, altruiste e la lista, garantisco, potrebbe soddisfare i più difficili. Il dire che, le esperienze di vita, fanno la differenza é incontestabile, le sofferenze, i lutti, la solitudine, le sconfitte e tutto cio' che fa soffrire..anche la roccia piu' dura e impermeabile apparentemente, viene segnata, solcata.
Le reazioni sono magicamente differenti, ma tutte partono dal medesimo presupposto : 1) il sopravvivere a se stessi 2) all'ambiente in cui si vive 3)agli altri individui a cui dover render conto implicitamente e a banda larga il pensar comune....
1) I critici piu'severi, siamo noi, silenziosi é certo (tranne davanti allo specchio del bagno, soletti quando spompati ci guardiamo esclamando: che faccia da defi!..ma giusto un momentino) per poi parlare guardano lo spazzolino o fingendo un interesse clamoroso per le spiegazioni di un tubetto malcapitato nelle vicinanze..si insomma, dopobarba, creme, profumi..il phon..loro sanno e si sorbiscono muti i nostri attacchi d'incazzamento, maledicendo il giorno in cui al supermercato ci hanno incontrato..
2)Gli ambientini sono fondamentali per la nostra crescita interiore, eeecerto!..chi passa ore in treno, in tram, in macchina..vuoi mettere?! cresce anzitempo, ma di brutto, infatti o diventa tipo zombetto, inerme e anche un po' verme, oppure un inclassificabile pez di M...insomma di un antipatico a vista, già dalla fermata del mezzo, lo guardiamo e pensiamo: che faccia da C! (in italia si puo' ancora pensarlo..pare)
3)Coloro che ci girano intorno, ad alcuni per ovvi motivi affettivi, perdoniamo quasi tutto, perché dopo tutto vige un rapporto d'alternanza e cioé ci si manda a far un bagno...a vicenda..e tutto si liquida a pane e vino, nel senso che...a tavola per forza bisogna ritrovarsi e quindi é strategico come su un ring..lo stop..
(i miei genitori mi dicevano sempre..facciamo i conti poi..per quello che in matematica ho sempre avuto problemi..mai tenuti i conti e a tavola mi sedevo molto lontana dalla loro portata)
Gli astanti, cioé gli altri, i colleghi di lavoro, gli amici, i conoscenti, questi sono realmente in cima alla lista dei vari mal di pancia..sono come delle gocce amare che cadono sempre nello stesso punto e fanno davvero un bel buco in cui volentieri (solo qualche ora) ce li infileremo..personalmente non ho mai sopportato l'ingresso in ascensore con ventennali vicini di casa, che ti fanno il terzo grado e ti aggiornano di tutti i morti del paese degli ultimi 10 anni...con dovizia di particolari, cachessie comprese ed è solo un marginale esempio
A pié di pagina che resta da dire?!...non basta una vita..ma nella mia quanto vorrei essere a volte invisibile!!
Le reazioni sono magicamente differenti, ma tutte partono dal medesimo presupposto : 1) il sopravvivere a se stessi 2) all'ambiente in cui si vive 3)agli altri individui a cui dover render conto implicitamente e a banda larga il pensar comune....
1) I critici piu'severi, siamo noi, silenziosi é certo (tranne davanti allo specchio del bagno, soletti quando spompati ci guardiamo esclamando: che faccia da defi!..ma giusto un momentino) per poi parlare guardano lo spazzolino o fingendo un interesse clamoroso per le spiegazioni di un tubetto malcapitato nelle vicinanze..si insomma, dopobarba, creme, profumi..il phon..loro sanno e si sorbiscono muti i nostri attacchi d'incazzamento, maledicendo il giorno in cui al supermercato ci hanno incontrato..
2)Gli ambientini sono fondamentali per la nostra crescita interiore, eeecerto!..chi passa ore in treno, in tram, in macchina..vuoi mettere?! cresce anzitempo, ma di brutto, infatti o diventa tipo zombetto, inerme e anche un po' verme, oppure un inclassificabile pez di M...insomma di un antipatico a vista, già dalla fermata del mezzo, lo guardiamo e pensiamo: che faccia da C! (in italia si puo' ancora pensarlo..pare)
3)Coloro che ci girano intorno, ad alcuni per ovvi motivi affettivi, perdoniamo quasi tutto, perché dopo tutto vige un rapporto d'alternanza e cioé ci si manda a far un bagno...a vicenda..e tutto si liquida a pane e vino, nel senso che...a tavola per forza bisogna ritrovarsi e quindi é strategico come su un ring..lo stop..
(i miei genitori mi dicevano sempre..facciamo i conti poi..per quello che in matematica ho sempre avuto problemi..mai tenuti i conti e a tavola mi sedevo molto lontana dalla loro portata)
Gli astanti, cioé gli altri, i colleghi di lavoro, gli amici, i conoscenti, questi sono realmente in cima alla lista dei vari mal di pancia..sono come delle gocce amare che cadono sempre nello stesso punto e fanno davvero un bel buco in cui volentieri (solo qualche ora) ce li infileremo..personalmente non ho mai sopportato l'ingresso in ascensore con ventennali vicini di casa, che ti fanno il terzo grado e ti aggiornano di tutti i morti del paese degli ultimi 10 anni...con dovizia di particolari, cachessie comprese ed è solo un marginale esempio
A pié di pagina che resta da dire?!...non basta una vita..ma nella mia quanto vorrei essere a volte invisibile!!
Iscriviti a:
Post (Atom)
Gennaio 2011

inarrestabile scorrerà l'anno