30 ott 2008

IL PICCIONE VIAGGIATORE


“IL PICCIONE VIAGGIATORE

Dalla colombaia ero partito
800 i chilometri mi sono sparato
Al limite delle forze
sono arrivato
un messaggio di festa
dovevo recapitare
ma giunto al fine
mi sono lasciato
immolare

Non è per smuover
pietà che ora vi narro
il triste destino
di avere incontrato
un malandrino,
ma quando guardi, tu
un piccione..
lo so, non assomiglio
al pavone
son goffo, la movenza
è titubante
il mio tu..tu..tu
è irritante,
il capo roteante
però ha i riflessi smeraldini
e le zampette
son due gioiellini
Non perdo mai un colpo
a inquadrar la situazione
potrei fare scuola
a un intero plotone d’esecuzione
Nella guerra non sono stato mai
un reietto, ma il mio volo
era sempre accompagnato
da un soldato innamorato
che la sua preziosa poesia
mi aveva affidato
e io di corsa mi sono
sempre appressato
all’intatta consegna
nelle avide manine
di creature a dir poco
divine
Di cortesia la visita mia
si proponeva
alle sorelle mie, le quaglie
che gli omini s’avventano
a spolpare, ma mi domando
io che ci sarà lì mai
da consumare
tra quattro ossa
ci si incastra la polenta
e il nutrimento
diventa processo solo
di smaltimento
La missione
mi accingevo a compier
mio malgrado
non sapendo che il nemico
minaccioso,
con l’ardir di decantar
gli atti suoi nefasti
erto avea già l’arte sua
barricato in cesti
Guardingo mi avvicinai
alli parenti miei..
ricordo solo
una lirica stonata
c’è Pavarotti qui
che scalpita
dice che gliel’ha
irrimediabilmente
rovinata
Lo sguardo é affranto
quanta è la nostra pena
sono appoggiato
sulla sua spalla
e tra le luci celestiali
s’ode l’incitar...su cantate
“Va pensiero sull’ali dorate”

DESTINI INCROCIATI

DESTINI INCROCIATI

“Due vite divise,
trincee di pensieri reclusi

gocciolando

in aridi solchi
sfidati da promesse
come semi di gioie
risvegliano
assopiti topazi
dai fantastici bagliori

gravitazionando

battono i secondi
di bit
cronometrici

Due vite tradite
all’unisono accese
violate le ombre
murate

Destini incrociati
parfum in fusione
avviluppano i sensi
in cascate di brezze
delicate

dissolvendo
barriere, confini, spazi
tempi, limiti”


Carmen


CUORI PORFIDI SPENTI









Porfidi cuori spenti

“Sciamano brulicanti
come cavallette,
dalle umili spalle ricurve

falange armata,
scindono, fiaccano

irrompono impetuose
tra le meschine notti
degli spietati pensieri
mietendo
furtivi sorrisi

oh!.. spettacolo miserando!

son compiaciuti,
satolli d’applausi,
pigramente
accasciate le menti
nel Permafrost

come devoti madonnari,
dipingono vergini

promulganti ricamano
litanie bardate,
ricchi e gustosi
elogi di fra i soffusi
cortesi inviti

Morde la serpe
di piaceri insani
è illusa
ma
sublime il Bimbo beato
desto
rivela dell’amore, l’arte”


Gennaio 1986
Carmen

29 ott 2008

"TRA.."


Scritto da Mixio
Domenica, 26 ottobre 2008


“Tra le lacrime ed il riso,
si volge lo spirto,
per quel cammin deciso,
di spini e mirto.

Tra le incise date,
con mesto cipiglio,
sul freddo vate,
dell'ultimo giaciglio.

Tra il riso ed il pianto,
scorre quel gioco,
che ti soffia accanto,
per quanto duri poco”


DEDICA di MIXIO
Le poesie di Mixio Vedi www.poesiaedintorni.net

MATILDA nata il 15 Settembre 2008


CIACKI e WILLY

siam due piccoli porcellin
siamo in due
maialin
mai
nessun
ci disturberà
ah! ah! ah!

LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON



LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON


*“Lambivano nell’iride di festosi bimbi
le nove candeline trionfali,
subito spente dal freddo fremito
di quella porta cigolante
tra mal celati addii.

Volando cerbiatta nel subdolo verde,
tra aghi di pini e foglie arrugginite,
in nuovi ritagli di spazi, inesplorati lidi.

Scappa paura, scappa
ti chiama una quercia dal calore paterno,
incollando l’abbraccio in un bacio di resine.

“Il mondo e’ uno scenario delle peggiori brutture
e per pelle ha una coltre spessa di pungiglioni”
incalza la voce, ronzante, metallica
poi roca, poi lenta, esangue scompare.

Spezzato e’ il respiro dal pianto fiero della lotta.
Ora nessuna tribuna ad applaudire,
brilla la stella trentasei, tra brandelli di stoffa blu
C’e’ vita in quella palla, romba, prepara la curva,
ghermendo colpisce..sei salva, terzo strike..

Poi punti il dito tra il soffice, in alto..
e’ magico, e’ il cielo che ride.”*

Carmen





Note: l’ispirazione tratta dal romanzo di Stephen King
*metafora della lotta tra il bene e il male*

"UNA MARGHERITA PER FABIO"




“Una margherita per Fabio”


“Lettere mai scritte..
Con una goccia d’inchiostro
ho spesso sporcato le dita
e la riluttante carta

Ho disegnato tra un fiore e un cuore
il tuo nome..F..
come fanciullo,
riccioli neri, composti,
il tuo essere sereno, incantato,
occhi tuoi.. azzurri

Tra i gesti dei giochi infantili,
nascosto era il tepore dolce
del tuo sorriso,
le mie, indefinibili gioie sconosciute

Il tempo, è un marchio rovente
infetta, sventra, brucia,
conduce all’oblio

Dal mio albero, reclamo gli anni,
quasi nascosta, tra le coltri pungenti
delle sue agonizzanti foglie

Piccole gocce di linfa vitale,
invadono la mera speranza

Tra le taciturne lapidi e vasi spogli,
gli opachi volti grigi,
scorgo nel tuo viso cheto,
l’invito al gioco antico..
la margherita, appare ignara
mentre nuda,
guarda l’ultimo petalo bianco
ora danzante sulla mia spalla prendere forma,
allora dispiego le ali e volo,
non vi è lamento,
è solo un grido di gioia”


Carmen

E' COME UN'AURORA BOREALE




E’ COME UN’AURORA BOREALE


*Fuggono veli di nuvole
tra archi aurorali
brillanti gemme in forme ovali

Tra rapidi declini
furtive clessidre divelte
sbuffano vapori soffiati

Comete vestite
di squame di luce
scivolano ardenti
in bozze di sogni oziosi

Ribelle il desiderio rifrange
compone le deboli vesti
d’azoto cobalto
frapposte gentile le gambe
dispiega la mano purpurea

Rimira la stella trasversa
colma la curva galante
respira la guancia cocente

Sui bordi del ventre
sposa ad anello
fugaci promesse di quiete*



Carmen

Gennaio 2011

Gennaio 2011
inarrestabile scorrerà l'anno