
LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON
*“Lambivano nell’iride di festosi bimbi
le nove candeline trionfali,
subito spente dal freddo fremito
di quella porta cigolante
tra mal celati addii.
Volando cerbiatta nel subdolo verde,
tra aghi di pini e foglie arrugginite,
in nuovi ritagli di spazi, inesplorati lidi.
Scappa paura, scappa
ti chiama una quercia dal calore paterno,
incollando l’abbraccio in un bacio di resine.
“Il mondo e’ uno scenario delle peggiori brutture
e per pelle ha una coltre spessa di pungiglioni”
incalza la voce, ronzante, metallica
poi roca, poi lenta, esangue scompare.
Spezzato e’ il respiro dal pianto fiero della lotta.
Ora nessuna tribuna ad applaudire,
brilla la stella trentasei, tra brandelli di stoffa blu
C’e’ vita in quella palla, romba, prepara la curva,
ghermendo colpisce..sei salva, terzo strike..
Poi punti il dito tra il soffice, in alto..
e’ magico, e’ il cielo che ride.”*
Carmen
Note: l’ispirazione tratta dal romanzo di Stephen King
*metafora della lotta tra il bene e il male*
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