6 lug 2011

Capro espiatorio..l’inganno e l’abbandono

 ..pensieri e non solo parole...

 Capro espiatorio..l’inganno e l’abbandono. Due capri venivano portati, assieme ad un toro, sul luogo del sacrificio, rappresentavano una parte dei sacrifici chiamati “Korbanot “del Tempio di Gerusalemme, in particolare nei cortili..Il sacerdote compiva un'estrazione a sorte tra i due capri (anche allora esistevano le scommesse) uno veniva bruciato sull'altare sacrificale assieme al toro, per nulla compiacente, ma già piu’ fortunato dei cugini spagnoli, mentre al secondo spettava il premio oscar come miglior attore, dato che di li a poco l’attendeva il red carpet..in sfilata diventava il capro espiatorio. Il sacerdote poneva le sue mani sulla testa del capro(da qui le origini del battesimo) e confessava i peccati del popolo di Israele. Il capro ,veniva quindi allontanato nel deserto portando con sé i peccati del popolo ebraico (l’unico peccato era quello di vivere in povertà) per essere precipitato da una rupe a circa 10 chilometri da Gerusalemme (da qui il famoso body jumping…)Ora, in senso figurato, mi chiedo quanto questo atteggiamento, influisca sul nostro modo di vivere, dato che in natura mai visto un animale incolparne un altro, se non riesce a cacciare e quindi mangiare, o accusare un altro, se non nelle favole piu’ famose, tipo il gatto e la volpe. E’ indubbio che l’atteggiamento sia stato scritto accuratamente nel nostro dna..Adamo che da’ la colpa ad Eva, che a sua volta accusa il serpente, pena eterna..striscia sul ventre e, sempre di ventre materno si parla, quando ad Eva spetta la sofferenza del parto, ed ancora ,al ventre della terra si arriva, quando si dice che all’uomo toccano i triboli e il duro lavoro del raccolto..Allora perché dare le colpe agli altri?..in fondo è il ventre la causa principe..:-D.. Ovviamente per non assumerci la responsabilita' delle nostre azioni, perche’ la paura di essere rimproverati, colpevolizzati, aggrediti o peggio è tanta, anche quando le conseguenze per assumerci le responsabilita', sarebbero davvero insignificanti. Il problema sta, nel pensare erroneamente che la vita è una partita, dove o si vince o si perde..le uniche cose che davvero si perdono sono la gioia, la pace, quella interiore con se’ stessi, perché non ci si perdona facilmente e di conseguenza si fatica a perdonare i falli altrui, per quanto irrilevanti, si riesce tranquillamente a rendere montagne invalicabili..il circolo diviene così vizioso, colui che trattato da capro espiatorio, viene abbandonato a un inspiegabile silenzio e abbandono, innescando un boomerand impazzito per i posteri, bel pacco regalo per le nuove generazioni, che mai cresceranno e miglioreranno, animaletti marchiati dalle paure, rancore, odio. E’ nel perdono che si cresce, ma non, come quello conquistato dagli israeliti, con il sacrificio del capro espiatorio…è il perdono di cuore, per le mancanze altrui come fossero le nostre, la modestia che batte in fotofinish l’arroganza,l’umiltà che rende ridicoli i presuntuosi..il cuore che batte, non dimenticando neppure per un secondo di battere ed essere vivo..per dire anche alla fine della nostra vita di aver vissuto ogni singolo giorno, non come fosse l’ultimo..ma con l’entusiasmo del primo vagito..urlando forte..io amo la vita!


Carmen Santoro
  

Nessun commento:

Gennaio 2011

Gennaio 2011
inarrestabile scorrerà l'anno